La storia dell'ospedale Careggi di Firenze
Agli inizi del Novecento un numero sempre maggiore di malati provenienti dalla città ma anche dai comuni limitrofi indusse le autorità di Firenze, a riflettere sulla necessità di costruire una nuova struttura ospedaliera. Il progetto per realizzare un nuovo ospedale lontano dal centro della città fu approvato nel 1902. Il luogo fu individuato nell’area a valle della città, fra Rifredi e il Romito. All’interno dell’area individuata vi era la tenuta di Careggi, formata da dieci poderi della famiglia Boutorline- Misciatelli che nel 1908 vendette la tenuta alle autorità comunali. Il contratto d’acquisto fu firmato nel 1910 al prezzo di 410.000 lire.
Nel marzo 1912 iniziarono i lavori del primo nucleo, i primi padiglioni per la degenza dei tubercolosi.
Durante la I Guerra Mondiale i padiglioni di Medicina Generale e i padiglioni del sanatorio furono terminati, grazie, soprattutto, all’impiego dei prigionieri di guerra.
Nel ventennio fascista l’insediamento di Careggi vide ulteriori sviluppi:
con il decreto del ’33 fu resa esecutiva la Convenzione per l’assetto edilizio della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Regia Università di Firenze; successivamente furono edificate le cliniche universitarie, la Biblioteca medica, la Clinica Medica, l’Istituto di Fisiologia, l’Istituto di Igiene, Farmacologia e venne acquisita la Villa Medicea di Careggi, oggi passata alla Regione per nuove sedi istituzionali.
L’Ospedale affrontò le nuove emergenze durante la Seconda Guerra Mondiale, a partire dall’ottobre del 1940, con ‘arrivo di un considerevole contingente di militari feriti provenienti dall’Albania. Alla fine della guerra la maggior parte dei padiglioni erano danneggiati; l’amministrazione sostenne l’incombenza di riportare il comprensorio ospedaliero alla sua funzione iniziale: la cura dei cittadini malati. Un Presidente di un Comitato cittadino di soccorso per l’Ospedale di Careggi, il Dr. Terzani Alberto, aiutò la ristrutturazione dell’ ospedale, tramite una campagna di propaganda con i mezzi di comunicazione, nelle industrie, nelle officine e nelle manifestazioni sportive. Il Comitato riuscì a dare un notevole aiuto trovando contributi tra gli imprenditori, i lavoratori, i commercianti e sollecitò l’aiuto delle Autorità, per assistere l’amministrazione comunale nel recuperare la stabilità e i finanziamenti per la ricostruzione.
Negli anni Novanta l’ ospedale allargò i propri confini verso nord con lo spostamento dell’ospedale pediatrico Meyer nell’area di Careggi utilizzando villa Ognissanti. La Regione Toscana deliberò il passaggio di proprietà della villa all’Azienda Ospedaliera Meyer.
Nel gennaio 2001 sono iniziati i lavori per la creazione del nuovo polo pediatrico fiorentino. La progettazione affidata al CSPE (Centro Studi Progettazione Edilizia) è stata preceduta e coadiuvata da una ricerca strutturata e innovativa sull’ospedale dei bambini, svolta dalla Fondazione Giovanni Michelucci nel 1998 a seguito di una convenzione stipulata tra l’Azienda Ospedaliera Meyer e la Fondazione.
Nell’area del podere, denominata Ponte Nuovo, di proprietà pubblica, è stato creato nel 2007 l’ampliamento della struttura esistente, incapace ad ospitare da sola le attività ospedaliere previste. La costruzione ex novo di una piastra dove sono state sistemate le attrezzature tecnologiche specializzate e tutti i servizi necessari, ha permesso di creare una struttura efficiente di supporto ai ricoveri.
Inoltre nell’area a valle del complesso, sempre di proprietà del Comune di Firenze, è in corso la creazione di un parcheggio che aiuterà a sopperire la carenza di aree di sosta nella zona soggetta ad un ingente afflusso di traffico determinato dalla esistenza dei vari complessi ospedalieri e attrezzature universitarie localizzate a Careggi.