Differenze tra stufa a pellet e stufa a legna
Il funzionamento della stufa a pellet non è molto diverso da quello della stufa a legna, almeno ad un’analisi superficiale. Ci sono però delle differenze importanti.
Prima di tutto la stufa a pellet necessita di un collegamento alla rete elettrica per poter funzionare. Proprio come qualsiasi comune elettrodomestico va attaccata ad una presa. Uno dei vantaggi delle stufe a pellet nell’ambiente domestico è che sporcano poco perché non producono fuoriuscite di fumo (la porta a chiusura stagna va aperta solo per la pulizia e la manutenzione ordinaria). La struttura principale è simile a quella delle stufe tradizionali: c’è un serbatoio (che dispone di solito di carica dall’alto) nel quale viene inserito il pellet che bruciando genera calore. Nel serbatoio la resistenza elettrica si fa incandescente e produce la fiamma che innesca il funzionamento della stufa. Il calore viene poi diffuso nella stanza ad aria forzata (tramite sistema di ventole) oppure, più frequentemente, per convezione naturale. Grazie all’elevato potere calorico del pellet, questo tipo di stufe ha un consumo notevolmente ridotto rispetto a quelle a legna.
I modelli più moderni sono inoltre programmabili con un timer (è quindi possibile regolare la temperatura in base alle esigenze). Sono perfette per piccoli ambienti perché il pellet non è ingombrante come la legna. Solitamente infatti il pellet viene venduto in sacchetti di plastica da 15 kg, comodi da trasportare e immagazzinare.
Non va però dimenticato che necessitano di una pulizia e di una manutenzione costanti oltre che di una pulizia profonda almeno una volta l’anno (possibilmente nel periodo estivo quando si usa meno). Per la manutenzione straordinaria è sempre consigliabile rivolgersi ad un tecnico. Anche se le stufe a pellet possono sembrare facili da usare, l’installazione fai da te è sconsigliata: ci sono diversi fattori tecnici da considerare, come ad esempio il diametro e le caratteristiche del tubo di scarico.