Quarto conto energia: cessione e premio aggiuntivo
Il conto energia è il meccanismo di incentivazione all’acquisto di pannelli solari, fotovoltaici e termodinamici. Più nello specifico viene incentivata l’energia elettrica creata con metodi alternativi: in questo caso appunto il fotovoltaico.
Il programma, introdotto in Italia nel 2005, è giunto alla sua quarta versione. Il Quarto Conto Energia si riferisce agli impianti che entrano in funzione in data successiva al 31 maggio 2011 e sino al 31 dicembre 2016. Il Quarto conto energia individua un obiettivo di potenza fotovoltaica da installare su scala nazionale pari a circa 23.000 MW ed ha previsto una progressiva e graduale riduzione delle tariffe per allineare l’incentivo riconosciuto con i costi attuali delle tecnologie.
In base alle attuali disposizioni ad ogni proprietario, sia esso cittadino privato oppure ente pubblico, viene riconosciuta per un periodo di venti anni una tariffa incentivante direttamente proporzionale all’energia elettrica generata dagli impianti fotovoltaici con potenza minima di 1 kW e collegati alla rete elettrica.
All’interno del sistema del Conto Energia, è consentita la cessione dei crediti derivanti dall’ammissione alle tariffe. La cessione permette al soggetto responsabile di trasferire gli incentivi ottenuti per l’energia prodotta ad un soggetto cessionario. Questa facoltà è però ammessa solo per la totalità dei crediti e a favore di un unico cessionario (o pool di banche) fino ad eventuale revoca espressa. La cessione va espressa con lettera privata.
E’ prevista anche l’esistenza di un premio aggiuntivo pari al 30% della tariffa base, che può essere riconosciuto a partire dall’anno solare successivo alla data di presentazione della richiesta e per il periodo di diritto alla tariffa di incentivo rimasto. Il premio integrativo è riconosciuto per impianti fotovoltaici su edifici di nuova costruzione e per interventi di riqualificazione energetica sull’involucro edilizio dell’edificio su cui è installato l’impianto fotovoltaico, eseguiti in un periodo successivo alla data di entrata in esercizio dell’impianto.