Rivoluzione del marchio Bishop
Franco Vescovi ha creato la macchina rotativa Bishop nel 2009, con l’intento di fornire ai tatuatori un dispositivo potente ed efficiente per realizzare tatuaggi di ottima qualità.
Notando che alle macchine tradizionali mancassero queste due caratteristiche, ha cercato di introdurre nel mondo dei tatuaggi un prodotto migliore. Con l’aiuto di un ingegnere, Vescovi e il fratello hanno cominciato a costruire macchine rotative per un uso personale, ma presto si sono resi conto che anche altri tatuatori potevano trarne vantaggio. Dopo aver testato diversi prototipi e aver raffinato il design, Vescovi ha dato vita al marchio Bishop e ha perfezionato la sua prima linea ufficiale di macchine per tatuaggi.
Macchina rotativa Bishop
Questa macchina è caratterizzata da un design ergonomico, progettato per bilanciare bene il peso tra macchina e grip, rendendola così più leggera e facile da maneggiare.
La Bishop è fatta di alluminio aeronautico, ricavato utilizzando la macchina CNC a 5 assi. Gli involucri sono anodizzati secondo gli standard del settore aeronautico e assemblati a mano per creare una finitura eccellente, evitando che si creino attriti tra i vari pezzi e assicurandosi che funzioni correttamente.
È dotata del motore svizzero Maxon, che consente agli aghi di avere un movimento lineare. Per imprimere gli aghi verso il basso, la macchina si serve di una clip di dimensioni doppie rispetto a quelle dell’ago. Essa tiene saldi gli aghi, impedendo un loro movimento laterale.
È consigliabile far funzionare la Bishop tra 7,5 e 8,5 volt per effettuare sfumature e riempimenti di colore, scegliendo l’impostazione più adatta alla propria velocità manuale. Per tracciare le linee, invece, è preferibile farla funzionare tra 8 e 9 volt.
Macchina rotativa Bishop Microangelo
A differenza della macchina rotativa Bishop originale, il modello Microangelo ha una forma più slanciata e dispone di un nuovo motore svizzero Maxon. Inoltre, l’ago della clip è più lungo e quindi più stabile. La parte anteriore e quella posteriore sono saldate così bene tra loro da impedire la penetrazione della polvere, favorendo una maggiore durata della macchina.
Tuttavia, proprio come la Bishop originale, è composta dagli stessi materiali e deriva dalle stesse modalità di assemblaggio.

È bene ricordare che, qualunque modello si scelga, investire in una macchina targata Bishop è una delle scelte migliori che un tatuatore possa fare. Infatti, una volta adattatosi al dispositivo, potrà evitare numerosi problemi al polso, acquisendo una maggiore velocità nella realizzazione dei tatuaggi, mentre i clienti potranno beneficiare di tempi di guarigione più rapidi.