Pesca subacquea a Pantelleria

La pesca subacquea è un antico metodo di caccia che ha visto i propri albori con la comparsa dell’uomo sulla terra, quando l’uomo si immergeva per procurarsi il cibo. Ora è considerata un vero è proprio sport e nell’ultimo secolo ha potuto beneficiare di una forte evoluzione grazie a numerose innovazioni tecnologiche. Infatti. con l’avvento delle prime mascherine facciali l’uomo ha trasformato questo antico metodo di caccia in un vero e proprio sport.

Il fascino principale di questo tipo di pesca sta nel fatto che l’immersione si svolge tutta in apnea, entrando in simbiosi con l’ambiente circostante.

La pesca sub viene praticata tramite uno strumento che è il “fucile subacqueo“, che diversamente dalle armi da fuoco utilizza la compressione dell’aria o la forza elastica del caucciù e della gomme come propulsore per scagliare contro la preda un asta che riporta al termine un arpione od una fiocina.

Il posto più conosciuto per la pesca subacquea a Pantelleria è il famoso “banco di Pantelleria”, situato a circa 20 miglia dal porto di Pantelleria. Esso ha una forma stretta da nord verso sud e si estende per circa 1 miglio ed una larghezza da est ad ovest di circa 8 miglia. In questo posto magico, le acque sono profonde a partire da 17 metri. Sul versante Nord si assiste ad una caduta di profondità repentina dai 22 ai 24 metri, per scendere ancora intorno ai 40 metri e più. La parte esposta verso sud, presenta delle pareti meno a picco e i fondali scendono più dolcemente e si possono ammirare posidonie, stelle marine, ofiure, ricci di mare e persino qualche ramo di corallo.

Il periodo migliore per la pesca sub, climaticamente parlando, è fine luglio-inizio agosto, ma il posto, in tal periodo, diventa frequentato e i pesci risentono dei rumori delle barche che vengono in visita nell’isola, che che transitano verso la Sicilia e/o verso la Tunisia. Tuttavia, non è difficile fare degli incontri straordinari con magnifiche cernie, grossi dentici, belle ricciole, tonni e quant’altro.

Oltre alla pesca subacquea c’è di più

I fondali marini di Pantelleria sono ricchissimi di reperti archeologici, in quanto nell’antichità, Cala Gabir fu uno scalo molto frequentato. Da lì proviene una copiosa collezione di anfore di periodo punico. Nella stessa area sono stati individuati i frammenti di due relitti risalenti rispettivamente alla fine del III secolo a.C. e all’inizio del I secolo a.C.

Il primo itinerario archeologico subacqueo di Pantelleria è stato quindi realizzato a Cala Gadir. I diving club accompagnano nella visita guidata ai numerosi reperti giacenti sui fondali nella loro giacitura originale: anfore e ceramiche di vario tipo, un ceppo d’ancora plumbea, porzioni lignee dello scafo.

E se proprio non riesci a stare fuori dall’acqua neanche un minuto durante le tue vacanze, puoi sempre decidere di approfittare di uno dei tanti dammusi in affitto con piscina a Pantelleria. In questo modo potrai usare mascherina e pinne anche nelle ore di relax se lo vorrai.

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